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Introduzione


   Nel cimitero monumentale di Bologna o, meglio, nella Certosa, come i bolognesi preferiscono indicarlo, ci si può recare sia per fare visita ai propri defunti, sia per passeggiare in un luogo ripieno non solo di pace, ma anche di tante bellezze artistiche di grande valore. C'è sempre qualcosa da scoprire ogni volta che vi entriamo.    

   Di quello che c'è di palesamente artistico e di interessante nel nostro cimitero ne ho già trattato estesamente in altri siti web i cui link riporto alla fine di questo mio lavoro. Questa volta vorrei soffermare l'attenzione su altre cose che hanno esercitato in me un certo fascino venuto alla luce solo di recente. Mi riferisco ai tanti oggetti presenti principalmente nella parte storica della Certosa contro i quali, mentre procedevo distratto con il naso all'insù, mi sono talora scontrato o inciampato con imprecazioni non degne del luogo in cui mi trovavo. Sto per parlarvi di quei manufatti ed ornamenti funebri, spesso in ferro battuto, che fanno da corredo a diverse tombe dell'Ottocento e del primo Novecento: lumi e lucerne, portafotografie, fioriere, candelabri, croci, lampadari, tripodi, elementi floreali, ed altri numerosi oggetti dei quali non conosco il nome o la funzione e che sono disposti, spesso alla rinfusa, nel mezzo delle sale, dei corridoi, dei portici e dei loggiati. Sono, a mio parere, l'espressione di un'arte minore con caratteristiche, tuttavia, di un certo interesse specie perché riflettono gli usi, i gusti e l'immaginario dei nostri non troppo distanti predecessori. 

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      Iniziamo dalla sala S. Paolo che presenta la più alta concentrazione di questi  oggetti per poi passare, in ordine sparso, ad altri luoghi.

 

 

 

Nelle prossime 3 foto troviamo quelle che io chiamo padelle, anche se sembrano più dei grossi catini. La loro funzione sembra essere quella di contenitori delle fotografie dei defunti circondate da ghirlande di fiori. Uno dei tanti modi per manifestare il proprio affetto per chi non c'è più. 

 

 

Usciamo dalla Sala S. Paolo per fare altre scoperte

 

Diversi monumenti funebri della Certosa sono opera sua

 

Dettaglio della foto precedente

 

Due dettagli ingranditi della foto precedente

 

Una vecchia "padella" arrugginita che evidenzia il peso degli anni che passano

 

L'oggetto funebre più malmesso di tutti

 

E pensare che ognuno ha avuto una sua storia...

 

Due aspetti della stessa realtà

 

 

Link

Desidero segnalare due siti Internet che mi sono stati estremamente utili per portare a termine questo mio lavoro. Essi sono una vera miniera di informazioni riguardo la storia e l’arte della nostra città. Da non perdere.

 . Panopticon di Bologna: http://www.panopticondibologna.it/Luoghi.html

 . Storia e Memoria di Bologna: http://www.storiaememoriadibologna.it/

 

 

Inoltre,informo che sulla Certosa di Bologna ho pubblicato i seguenti siti: 

 . La  Certosa di Bologna: il mestiere dei defunti rappresentato artisticamente nelle loro tombe: http://sevbru.altervista.org/prof/

 . Alla ricerca delle tombe degli artisti che resero monumentale la Certosa di Bologna: http://sevbru.altervista.org/artisti/

. Simboli massonici, esoterici e vari nella Certosa di Bologna: http://sevbru.altervista.org/simboli/

.La Certosa di Bologna: luoghi, personaggi famosi, storie, curiosità e tesori nascosti. Parte 1: http://sevbru.altervista.org/certosa1/

. La Certosa di Bologna: luoghi, personaggi famosi, storie, curiosità e tesori nascosti. Parte 2: http://sevbru.altervista.org/certosa2/

. La Certosa di Bologna: Le tombe dipinte http://sevbru.altervista.org/affreschi/:

. La Certosa di Bologna: Arte minore: Antichi ornamenti funebri:   http://sevbru.altervista.org/ferrobattuto/

 

 


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