Giovanni Putti (1771-1847), colui che ha firmato i monumenti più belli della Certosa, meriterebbe ben più riconoscente memoria. Anche il figlio Massimiliano (1809-1890), scultore anch'esso con diverse importanti opere nella Certosa, è qui sepolto pur se non viene menzionato nella lapide. Galleria tra il Chiostro 5 ed il nuovo braccio del Chiostro 5




Tomba dello scultore Alessandro Franceschi (1789-1834). L'artista, allievo di Canova, firmò più di 25 monumenti funebri della Certosa di Bologna. Opera di Cesare Gibelli. Chiostro 6




Nel Loggiato delle Tombe è sepolto nella tomba di famiglia l'architetto Luigi Marchesini (1796-1882) artefice di alcuni degli edifici più prestigiosi ed artistici della Certosa tra cui ricordiamo questo stesso Loggiato delle Tombe, la Sala delle Catacombe e la Sala del Colombario, oltre a numerosi monumenti funebri.




 Tomba dello scultore Luigi Acquisti (1745-1823). Il busto in cotto è un autoritratto dello stesso scultore. Chiostro 1




Monumento funebre dello scultore Pasquale Rizzoli (1871-1953) "che scolpì questa opera e 100 altre maggiori" (Chiostro 7)




Tomba dello scultore Cincinnato Baruzzi (1796-1878) come si presenta dopo essere stata depredata della scultura principale. Sala delle Catacombe. Baruzzi, dopo essersi distinto a Bologna, frequentò a Roma lo studio di Antonio Canova. In seguito tornò a Bologna dove fu nominato professore di scultura all'Accademia di Belle Arti. Nella Certosa di Bologna suoi sono i sepolcri di Marco Minghetti , Pizzardi , Regoli-Monti, Hercolani e Costa, tutti nel Chiostro 5 detto anche il Maggiore.



La tomba di Cincinnato Baruzzi come era prima del furto del 1992 (Foto Poppi, Collezioni Fondazione CaRisBo)




Tomba di Giacomo De Maria (1760-1838), uno dei maggiori scultori della Certosa di Bologna. Opera del nipote Mario De Maria (1852-1924), detto Marius Pictor, anch'egli qui sepolto. Chiostro 5




Chiostro 7




 Nella Galleria a Tre Navate si trova il grandioso monumento funebre del marchese Antonio Bolognini Amorini (1767-1845) su disegno del quale fu realizzato da vari artisti il monumento a Barbara Fieschi Doria, vedova dell’ultimo doge di Genova.




Tomba De Volta di Francesco Stagni (1747-1830) nel Chiostro 3. Anche il pittore è qui sepolto.



Antonio Zannoni (1833-1910), uomo coltissimo e dai moltissimi meriti, contribuì in modo determinante a creare alcuni degli edifici e delle tombe monumentali più rappresentative della Certosa. È sepolto all'ingresso della Galleria degli Angeli.





Tomba di famiglia dello scultore Cesare Gibelli (1806-1885) e del figlio Luigi (Chiostro 5)




Il pittore Luigi Gibelli (lapide a sinistra), figlio di Cesare Gibelli, riposa nella stessa tomba del padre. Ha affrescato la tomba della cantante Brigida Banti.




Nel Chiostro 5 troviamo Onofrio Zanotti (1787-1861), pittore ornatista, architetto, che ha decorato le tombe Guidi e Arfelli del Chiostro 1.




Tomba ormai rovinata di Carlo Bianconi (1732-1802), illustre pittore, scultore, ornatista, architetto ed incisore, realizzata da Vincenzo Armani e Gaetano Caponeri. Chiostro 3.



Disegno della tomba Bianconi che ci mostra com'era





Questa è la tomba di una famiglia di illustrissimi artisti dell' '800 che comprende Gaetano, Francesco, Mauro e Democrito Gandolfi (1797-1874). Quest'ultimo ha realizzato il busto scultoreo del padre Mauro.  Chiostro 3






Cippo Aleotti dello stesso scultore Paolo Aleotti (1813-1881), di Reggio Emilia. Chiostro I




La tomba di famiglia di 3 fratelli grandi pittori: Antonio (1774-1848), Francesco (1790-1870) e Luigi Basoli (1776-1848) che hanno affrescato numerose tombe nei primi anni dell' '800 (Chiostro 5)






Lo scorrere del tempo ha reso di difficile lettura la lapide di Giovanni Calegari (1753-1812), architetto e scultore, nel Chiostro 3, pozzetto N. 351. Suo è il monumento Gandolfi.



Agostino Canturio (1790 c.-1855), scagliolista e ornatista in gesso, Sala del Colombario, pozzetto N. 695. Della sua vita si hanno scase notizie.

Filippo Antolini, nato a Roma nel 1787, fu architetto di grandissimo valore. A Bologna ebbe la cattedra di architettura nell'università ed ha progettato diverse opere sia pubbliche che private. Nella Certosa di Bologna è intervenuto nella progettazione di vari monumenti funebri tra cui quelli delle famiglie Beccadelli e Cavazzoni Zanotti.  E' sepolto nella Sala del Colombario.



Ormai difficilmente leggibile appare la lapide di Gaetano Caponeri (1763-1833), pittore e ornatista, posta nel  Chiostro 3, pozzetto N. 348. Realizzò diversi monumenti funebri in collaborazione con altri artisti come lui di notevole valore.



Tomba di famiglia (quella a sinistra) nel Chiostro 1 di Raffaele Faccioli (1836-1914), ingegnere e architetto. Figura assai nota nell'ambiente artistico bolognese per la sua fantasia e genialità, anche se subì pesanti critiche specie per la "medievalizzazione" un po' troppo arbitraria del centro storico di Bologna e per altri radicali restauri ad importanti monumenti. In Certosa suo è il progetto per la cappella della famiglia De Piccoli e per il sepolcro Golinelli.

           


Tomba di famiglia di Rodolfo Fantuzzi (1779-1832), pittore, posta nella Galleria degli Angeli, pozzetto N.  32. Collaborò con altri celebratissimi artisti (Minozzi, Putti G. e Savini) nell'edificazione di alcuni pregevoli monumenti funebri come la tomba Baldi Comi nella Sala della Pietà.



Sepolcro di Ercole Gasparini (1771-1829), architetto, nella Galleria degli Angeli. Suo è il progetto per il portico di collegamento tra i portici di San Luca e la Certosa e per la Cappella dei Suffragi che fu in seguito demolita e sostituita dalla Galleria degli Angeli.



Giuseppe Guizzardi (1779-1861), pittore, nella Sala del Colombario, pozzetto N. 639. Ha collaborato con Gaetano Caponeri e Luigi Busatti per la realizzazione dei monumenti funebri di Luigi Berti e di Rosalia Velluti Zati, andati perduti.

Napoleone Angiolini nasce a Bologna nel 1796 e qui muore nel 1871. Ha completato tutto il percorso di studio all'Accademia di Belle Arti vincendo nel contempo diversi prestigiosi premi. In questa sede gli è stata poi affidata nel 1838 una cattedra di insegnamento. La sua attività di pittore è stata richiesta da una ricca committenza sia pubblica che privata. In Certosa con Gaetano Orlandi realizza la tomba di Antonio Vaccari nel Chiostro 1. E' sepolto nel pozzetto n. 58 del Chiostro 5 a Levante.

Nel Chiostro 6 c'è il sepolcro dell'arch. Tito Azzolini (1837-1907), un artista molto noto a Bologna e in Italia nella seconda metà del XIX secolo. In Certosa suoi sono i progetti della cappella Angeletti (Sala S. Paolo), e dell'edicola Benelli (Chiostro 7)



La tomba del pittore Luigi Serra (1846-1888) accanto ad uno dei leoni di Giovanni Putti nel chiostro 5. Con i suoi disegni ha collaborato con lo scultore Enrico Barberi nella realizzazione di alcune tombe come la Bisteghi e la Borghi Mamo.




Lo scultore Pietro Veronesi (1859-1936) era di umili origini. Iniziò ancora fanciullo prima come aiuto fabbro, poi scalpellino, ma seppe farsi notare precocemente nell'ambiente artistico bolognese con alcune sculture che gli procurarono l'interesse e l'aiuto di alcuni tra i migliori artisti bolognesi. In breve divenne famoso ed affermato. Vasta è la sua produzione sia in città che in Certosa dove completò oltre 50 opere funebri. La sua tomba si trova nell'arco 2 del  portico est del Nuovo braccio del Chiostro Maggiore (V).




Roberto Franzoni (1882-1960) è stato un artista eclettico di grande talento, anche se ora quasi dimenticato, in quanto valente sia nella scultura, nella pittura e nella grafica incarnando e proseguendo nel migliore dei modi il gusto Liberty allora imperante. Ha svolto la sua attività artistica in Certosa principalmente come decoratore di alcuni monumenti funebri tra cui si ricorda la Cappella Rizzi. La sua tomba si trova non lontana da quella di Pietro Veronesi, nell'arco 22 del Nuovo Braccio ovest del Chiostro Annesso al Maggiore (V).




Tomba dell'architetto Alberto Legnani (1894-1958), nel Chiostro 5. Non c'è angolo di Bologna dove Legnani non abbia progettato qualcosa. In Certosa ha pianificato il monumento funebre della famiglia Poggi-Gamberini nel  Colombario.






Il secondo da sinistra è Carlo Monari (1831-1918), scultore, artefice di quasi 30 monumenti funebri tra i più pregiati della Certosa. Sala del Colombario, 3° transetto a sinistra.



La lapide dell'architetto Giuseppe Nadi (1779-1814), nel Chiostro 3, pozzetto N. 15, accanto all’ingresso della Galleria degli Angeli. Artista geniale, progettò sui Colli Villa Aldini che tutti i bolognesi conoscono ed ammirano. In Certosa fece il progetto per i monumenti Monti Bendini e Vogli.



Giuseppe Nadi, ingrandimento




Petronio Rasori (?-1844), artista scalpellino, nel Chiostro 3, pozzetto N. 464. Ha partecipato alla costruzione di alcuni sepolcri nei primi anni dell'ottocento.



L’architetto Edoardo Collamarini (1863-1928) fu una delle figure artistiche più rappresentative del periodo tra ‘800 e ‘900. Fu professore presso diverse prestigiose scuole d'arte e contribuì profondamente alla costruzione di diversi monumenti e raffinati edifici in tutta Italia.  In Certosa diverse sono le sue opere tra cui la cappella Talon nel Campo Carducci e la Cappella Salina Amorini Bolognini nello spazio del  Colombario. E’ sepolto nel Campo Carducci a pochi metri dalla tomba di Lucio Dalla.







Tomba di Francesco Santini (1758 o 1763-1840), pittore, ornatista e restauratore, nonché architetto e prospettico, posta desolatamente in un angolo della Sala Gemina, pozzetto N. 277. Artista rinomatissimo, vinse numerosi premi di pittura ed ebbe cariche prestigiose presso le maggiori istituzioni artistiche di Bologna. Suoi sono i progetti di alcune tombe del Chiostro  3 e del sepolcro Semprini nella Sala della Pietà.




Tomba di famiglia del pittore Giacomo Savini (1767 o 1768 – 1842), nel Chiostro annesso al 5, pozzetto N. 167. Ha collaborrato con Flaminio Minozzi e Giovanni Putti per la realizzazione di diversi monumenti funebri della Certosa.




Monumento funebre nel Chiostro 3 del pittore Jacopo Alessandro Calvi (1740-1815), opera di Alessandro Franceschi. Alcune fonti lo comprendono tra gli artisti attivi in Certosa senza indicare su quali monumenti funebri abbia lavorato.




Tomba di famiglia del pittore Francesco Bonola (1838-1901) (Sala S. Paolo). L'opera è sua, ma non mi è certo se l'artista sia sepolto qui.






Link

 

Desidero segnalare due siti Internet che mi sono stati estremamente utili per portare a termine questo mio lavoro. Essi sono una vera miniera di informazioni riguardo la storia e l’arte della nostra città. Da non perdere.

Si tratta di Panopticon di Bologna: http://www.panopticondibologna.it/Luoghi.html

e  Storia e Memoria di Bologna: http://www.storiaememoriadibologna.it/

 

Inoltre, informo che sulla Certosa di Bologna ho pubblicato altri sei siti che sono:

. La  Certosa di Bologna: il mestiere dei defunti rappresentato artisticamente nelle loro tombe:   http://sevbru.altervista.org/prof/

. Simboli massonici, esoterici e vari nella Certosa di Bologna: http://sevbru.altervista.org/simboli/

. La Certosa di Bologna: luoghi, personaggi famosi, storie, curiosità e tesori nascosti. Parte 1:  http://sevbru.altervista.org/certosa1/

. La Certosa di Bologna: luoghi, personaggi famosi, storie, curiosità e tesori nascosti. Parte 2:  http://sevbru.altervista.org/certosa2/

. La Certosa di Bologna: le tombe dipinte:  http://sevbru.altervista.org/affreschi/

. La Certosa di Bologna: Arte minore: Antichi ornamenti funebri:   http://sevbru.altervista.org/ferrobattuto

Copyright © 2019 Alla ricerca delle tombe degli artisti che resero monumentale la Certosa di Bologna: http://sevbru.altervista.org/artisti/  by Bruno Severi. All rights reserved - E' vietato riprodurre i contenuti di questo sito senza autorizzazione

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