VISITATORI DAL 12 Aprile 2020


 

 

 

Il ginnasta Raffaele Gazzotti

 

Un atleta ed istruttore sportivo

 

Un giovane, ma già affermato, tennista bolognese

 

Un appassionato e cultore del trotto

 

E' chiaramente il sepolcro di un professore universitario

 

Anche questa lapide presenta due possibili chiavi di lettura. Tutti i simboli, meno il cannocchiale, son massonici: rami di ulivo, compasso, squadra, righello, mappamondo , pergamena e libro. Se teniamo presente che il defunto è stato un famoso matematico ed astronomo, nonché direttore della specola di Bologna, allora possiamo concludere che i vari strumenti rappresentati indichino contemporaneamente sia l'appartenenza massonica, sia la professione del defunto.

 

Tomba Marescotti. La figura femminile sostiene un remo alludendo alla professione del defunto che è stato un esimio professore di nautica.

 

Un famoso commediografo bolognese

 

L'impegno del defunto con il mondo della cultura è evidente

 

Un sacerdote

 

 

Tomba di un vescovo con il suo emblema

 

Un arcivescovo con i suoi simboli

 

L'imprenditore Giuseppe Capi raffigurato all'interno della sua tipografia tra i suoi dipendenti

 

Il fondatore della famosa casa editrice Zanichelli di Bologna con i suoi libri

 

Gli attrezzi di lavoro di un lattoniere o stagnino

 

Gaetano Simoli, il fabbro del Comune di Bologna

 

Tomba di un fabbro o di un mastro carraio

 

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Un collega del defunto precedente

 

Martello, tenaglie e ferro di cavallo indicano certamente un maniscalco

 

Guardando i simboli a sinistra si pensa alla Massoneria, vedendo anche i simboli a destra ci si orienta invece verso un semplice ed onesto fabbro bolognese

 

Probabilmente la tomba di un carrettiere

L'ingegnere e pilota automobilistico torinese Edoardo Weber (1889-1945) fondò a Bologna l'omonima fabbrica di carburatori famosa in tutto il mondo

 

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Monumento funebre di Alfieri Maserati. Il volante con le ali ricorda il pilota agonistico ed il costruttore di rinomatissime automobili

 

Il fondatore delle grandi officine meccaniche Minganti di Bologna tra i suoi operai e macchine utensili

 

Torquato Veggetti fu l'inventore nel 1927 di un sistema elettrico per l'apertura di porte e cancelli a distanza. Qui lo vediamo all'interno della sua officina trattare con i suoi dipendenti.

 

Stele dell'industriale Filippo Manservisi proprietario di un importante lanificio a Bologna

 

Sovrapposizione di simboli lavorativi e simboli propri della Massoneria (martello, squadra, compasso, livella)

 

 

La ruota dentata esprime l'impegno nel campo industriale dell'imprenditore della birra Camillo Ranzani (Sala S. Paolo)

 

Tomba di Sebastiano Zavaglia, genio della meccanica (Chiostro 6)

 

Il conte Luigi Gallina, commerciante di cavalli, opera di Pietro Veronesi (Sala del Colombario lato Campo Carducci)

 

E' qui chiaramente rappresentata la carriera militare intrapresa dal defunto

 

Tomba del Cav. Camillo Saroni, ufficiale dell'esercito di Napoleone

 

Pietro Lorenzo Persiani, militare e massone

 

Un militare probabilmente massone 

 

Tomba dipinta di Giuseppe Solaroli, maggiore dell'esercito al servizio di S.M. l'imperatore d'Austria Francesco I

 

Monumento di Sebastiano Tatini, cavaliere della Corona di Ferro e comandante delle truppe civiche

 

Ancora armi

 

 

Si può pensare ad un militare di alto grado o ad un'importante carica pubblica

 

Militare caduto nella Grande Guerra con le sue armi

 

Aviatore caduto nella Grande Guerra

 

Petronio Brunetti, negoziante di droghe

 

 

Nel chiostro 6 la cella dell'industriale dei fiammiferi Gaspare Pizzoli. E' rappresentato il Genio del Fuoco (o l'Allegoria del Fosforo). Non ben visibili nella foto sono scolpiti alcune scatole di fiammiferi, un acciarino e le fiamme, un esplicito richiamo all'attività in vita del defunto.

 

Rodolfo Ferrari, grande direttore d'orchestra d'inizio '900 con la bacchetta, il suo strumento di lavoro

 

Ad indicare l'attività del cantante castrato Carlo Broschi, detto il Farinelli, spicca sulla sua lapide una cetra

 

Numerosi strumenti musicali decorano la tomba di una famosa cantante lirica dell' '800

 

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Nella tomba del conte Sebastiano Tanari (Chiostro III) in evidenza a sinistra gli strumenti musicali a ricordo dei suoi profondi interessi musicali e della sua appartenenza all'Accademia Filarmonica, a destra i libri e le pergamene che sottintendono il suo coinvolgimento con le scienze e le lettere.

 

Aglae e Alessandro Certani sono stati due violinisti amici e colleghi di Ottorino Respighi

 

Sarcofago Bergamaschi - Minarelli dello scultore Mario Sarto. Anche se non sono riuscito a risalire alla professione precisa dei due coniugi defunti, è chiara la loro appartenenza al mondo della musica e del teatro.

 

Il caduceo di Mercurio. Questo dio era considerato il protettore dei commercianti come Luigi Coltelli, fondatore nel 1834 della storica e notissima gioielleria bolognese di via D'Azeglio, ancora oggi attiva.

 

Tomba Giacomelli. I putti ai lati sorreggono la bilancia ed il caduceo che indicano la professione dei due fratelli: uno era un avvocato, l'altro un commerciante.

 

Il defunto era un avvocato e nella sua tomba compare l'Allegoria della Giustizia con in mano una bilancia ed un libro

 

Il giureconsulto e dotto letterato Luigi Salina con la toga da giudice mentre consulta un libro, opera di Giuseppe Pacchioni

 

Questa decorazione ci mostra le molteplici attività professionali e gli interessi culturali ed artistici del defunto. Le sue note biografiche ce lo descrivono così; "Conte Avv. Giovanni Maria Regoli di Imola, Cavaliere degli Ordini di San Gregorio Magno e di San Silvestro Papa, Consultore Comunale e primo Giudice del Tribunale Civile e Criminale di prima istanza in Bologna. Venne laureato in Filosofia li 21 Maggio 1794, e lesse indi in quella Facoltà come Professore Onorario. Venne ancora laureato in Leggi li 29 Agosto 1797. Nell’anno 1815 dettò per pochi giorni le lezioni di Diritto e Procedura Criminale di cui fu in precedenza per parecchi anni Ripetitore. Morì a Bologna li 24 Gennaro 1846".

Il pittore Achille Frulli (1829-1855)

 

Tomba di Clementina Gandolfi e del marito Onofrio Zanotti, famosi pittori bolognesi. Compasso, righello, matita e pennello sono i loro principali strumenti di lavoro

 

Tavolozza, compasso e pennelli rappresentati nella tomba del famoso pittore Gaetano Gandolfi

 

Ancora un pittore

 

Il bastone di Asclepio con un solo serpente e senza le ali è un simbolo dei medici e dei farmacisti. In effetti, questa lapide appartiene ad un famoso medico.

 

Un farmacista

 

Tomba di un medico

 

 

 

 

 

Il prof. Giuseppe Ruggi, un luminare della chirurgia di inizio ‘900. Il camice ed il libro che tiene in mano attestano la sua professione di medico e di studioso.

 

Tomba di Francesco Rizzoli, illustrissimo chirurgo fondatore dell'Istituto Ortopedico Rizzoli, in cui viene rappresentata l'amorosa attività di assistenza ai malati. Opera di Salvino Salvini.

 

La tomba di Pellegrino Matteucci ci ricorda la sua attività di esploratore ottocentesco dell'Africa

 

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   In questo monumento la professione del defunto, Ennio Gnudi, è ricordata non in modo diretto, ma rappresentando le classi di lavoratori di cui egli si rese difensore. Gnudi fu dapprima ferroviere, poi sindacalista e uomo politico, ed infine sindaco di Bologna eletto nel 1920. In questo monumento viene ricordata la sua figura di sindacalista e protettore della classe operaia. Infatti, le sue spoglie sono sorrette da operai appartenenti a varie categorie riconoscibili per i diversi attrezzi di lavoro. Nella foto si vede in primo piano un ferroviere con la tipica lanterna, poi un contadino con la falce, ed una mondina con il caratteristico cappello di paglia e le gambe nude. Altre tre categorie di lavoratori sono presenti nel lato opposto.

 

 

 

Link utili

Desidero segnalare due siti Internet che mi sono stati estremamente utili per portare a termine questo mio lavoro. Essi sono una vera miniera di informazioni riguardo la storia e l’arte della nostra città. Da non perdere.

Si tratta di Panopticon di Bologna: http://www.panopticondibologna.it/Luoghi.html

e  Storia e Memoria di Bologna: http://www.storiaememoriadibologna.it/

 

Inoltre, informo che sulla Certosa di Bologna ho pubblicato altri siti che sono:

. Simboli massonici, esoterici e vari nella Certosa di Bologna: http://sevbru.altervista.org/simboli/

. Alla ricerca delle tombe degli artisti che resero monumentale la Certosa di Bologna: http://sevbru.altervista.org/artisti/

. La Certosa di Bologna: luoghi, personaggi famosi, storie, curiosità e tesori nascosti. Parte 1:  http://sevbru.altervista.org/certosa1/

. La Certosa di Bologna: luoghi, personaggi famosi, storie, curiosità e tesori nascosti. Parte 2:  http://sevbru.altervista.org/certosa2/

. La Certosa di Bologna: le tombe dipinte: http://sevbru.altervista.org/affreschi/

. La Certosa di Bologna: Arte minore: Antichi ornamenti funebri:   http://sevbru.altervista.org/ferrobattuto

 

 

                   

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